Siamo in cento in questa sala e ci osserviamo.
Chi saranno i 24 Coinvolti a 360°?
E i 21 Attenti fra non spreco e risparmio?
Gli Individualisti possibilisti? Loro sono 22.
Dovrebbero esserci anche gli 11 Distratti auto riferiti.
Ascoltiamo ancora, non è che faccio parte dei 23 Refrattari?

Mi sento sulle spine, così mi chiudo in religioso silenzio ma non resisto dall’osservare. La relatrice l’ha detto chiaro e tondo: i Coinvolti a 360° usano solo mezzi pubblici. Averlo saputo prima! Chi è arrivato in bicicletta, in autobus o a piedi? Mi ha dato uno strappo mia moglie: sarò uno dei 24 Coinvolti a 360° oppure ho inquinato come quel signore lì, che si capisce benissimo che ha una macchina di grossa cilindrata parcheggiata fuori, che ha usato da solo? Non devo farmi prendere la mano.
Sicuramente la signora che indossa quella bella gonna vintage è arrivata con i mezzi pubblici. Forse no, ha una borsa della spesa con sé…mmm, che voglia di andare a curiosare nella sua shopper in cotone grezzo! Sono sicuro di trovarci qualcosa di biologico, senza coloranti e conservanti. Cosa spiegava un attimo fa la relatrice? I Coinvolti a 360 gradi comprano prodotti sfusi alla spina o direttamente dal produttore. Si assicurano che i prodotti siano certificati e ricorrono ai canali equo-solidali. No, non è il mio caso. Se questa bella signora bionda che sta parlando sapesse che compro solo prodotti di supermercato sepolti da strati di plastica! Mi vengono i brividi al solo pensiero che possa fare domande fra il pubblico. Sento che sto lentamente scivolando sulla sedia.

Cosa dice? Che i 24 Coinvolti a 360° si informano se le aziende di cui comprano i prodotti usano energie rinnovabili? O se sono impegnate nel sociale? Questo è un po’ ridicolo! Lavoro a tempo pieno e ho una famiglia. Non esageriamo.
I Coinvolti a 360° pagherebbero i prodotti a un prezzo maggiorato
Addirittura i 24 eletti pagherebbero i prodotti ad un prezzo maggiorato purché siano sostenibili? Ma mi faccia il piacere! Adesso la signora mi ha punto sull’orgoglio e mi rialzo sulla sedia. Non voglio perdere una sola parola. Io a quale categoria apparterrò?
Sta passando alla seconda categoria e già sento sciogliere la tensione. Siamo agli Attenti fra non spreco e risparmio. Lo sento, devo essere uno di questi 21. Sentiamo: sono più focalizzati su quello che riguarda i loro comportamenti dentro casa piuttosto che attenti al mondo esterno e agli altri. Cosa intende?
Siamo agli Attenti fra non spreco e risparmio
Hanno una forte attenzione al controllo delle risorse, soprattutto in un’ottica di risparmio. I più sensibili alla differenziata e al risparmio di consumi di acqua e di energia. Ops…i consumi, certo, quelli sì, urlo sempre ai miei figli di spegnere le luci. Ma la differenziata? Da oggi dovremmo proprio cominciare a farla. La bionda mi piace, la sa spiegare bene la faccenda. Mi ha convinto, differenziata! Da domani si comincia. Sta parlando di spreco alimentare. Lo dico sempre a mia moglie di leggere le scadenze: il nostro gatto è veramente troppo grasso!
Forse non appartengo neppure a questa seconda categoria, se sta spiegando che i 21 Attenti fra non spreco e risparmio comprano per la maggior parte biologico e giudicano “essenziale” l’utilizzo di materie prime riciclate e riciclabili. A me sembrano un po’ tutti estremisti in questo posto. C’è qualcuno di più tollerante? Devo per forza appartenere alla terza categoria. Sentiamo, ora sono proprio curioso.
Individualisti possibilisti?
Individualisti possibilisti? La categoria non sembra delle migliori ma sta nel mezzo delle cinque. Vivi con misura. Lo dicevano i Sette Savi. E’ il mio caso! Vivo con misura. Non gliel’ha spiegato nessuno alla bionda? Non sono un radicale, un estremista invasato di ambiente. Sono normale! Basta con questi sensi di colpa! Va bene, non faccio ancora la differenziata, non leggo le etichette, voglio risparmiare il giusto, se posso. Ma pago le tasse, lavoro onestamente e rispetto la mia famiglia.

Sento una leggera irritazione crescermi dentro da che non mi riconosco neppure nei 22 Individualisti possibilisti. Eppure sono completamente disinteressati alle attività sociali come i Gruppi di Acquisto Solidale, non comprano di seconda mano, proprio come me, non fanno “sharing” (che strana parola!), hanno senso pratico come me. Possibile che anche loro differenzino i rifiuti e siano attenti agli sprechi? Talvolta comprano a chilometro zero?
Ma dove sono? Guardo di soppiatto le facce che mi circondano e vedo visi attenti che ascoltano sereni. Sarei proprio curioso di sapere se quella bella signora mora tutta imbellettata è attenta ai consumi! Se fa la lavatrice dopo le 19:00 per risparmiare! Figuriamoci! Neppure sa a che ora avvia la lavatrice la sua domestica. Solo io mi devo sentire in colpa per i cambiamenti climatici?
O quel bell’imbusto in giacca e cravatta con scarpe in pelle lucidissima? Vorrei proprio sapere se usa la cera per scarpe biologica…
Dove saranno gli 11 Distratti auto riferiti?
Quasi quasi me ne vado, non ne posso più di questi eroi. Ma dove saranno gli 11 Distratti auto riferiti?
Sì, perché a me tutto si può dire, ma non che io sia auto riferito. Quella è mia moglie, eventualmente.
Dalla descrizione sembrerebbe che la quarta categoria abbia una concezione della sostenibilità tradizionale solo legata all’ambiente. E cosa si dovrebbe fare più di questo? Mi sono già simpatici i miei dieci amici, ma sentiamo meglio, perché, ripeto: non sono auto riferito.
Dimostrano comportamenti sostenibili molto sporadici, specialmente riguardo agli sprechi e consumi. Sono meno attenti alla raccolta differenziata e a quello che consumano e acquistano: fanno il minimo indispensabile e con poca attenzione.
Ora il pubblico è in totale silenzio e i miei occhi sbarrati si muovono con circospezione a destra e sinistra in cerca di alleati. Dove siete, amici? E’ evidente che qui non siamo desiderati.
Ma un piglio di orgoglio mi tiene incollato alla sedia, perché qui comincia la mia vendetta: voglio vederli in faccia gli ultimi 23! Ascoltate l’appellativo: i Refrattari.

I Refrattari
Mi accomodo meglio sulla sedia, mi tiro su e mi preparo: dai, bella bionda, spiegaci!
I Refrattari raramente hanno acquistato prodotti o servizi di aziende o marche che adottano uno o più comportamenti sostenibili. Mmm…pensavo peggio. Sono diffidenti verso le promesse di Sostenibilità. Mi chiedo: cosa c’è di male a pensare che la Sostenibilità sia una presa in giro?
In nome della Sostenibilità non lascerebbero le loro marche abituali. Caspita, cosa c’è di male a non tradire le proprie marche se ci si trova bene? Siete proprio crudeli verso persone miti come me che non tradiscono le proprie marche affezionate! Provate voi a trovare un prodotto con cui vi trovate bene e a cambiarlo per un’idea filosofica. Sì, finalmente lo penso! Siete dei prepotenti!
Avrei una gran voglia di dire la mia, sento che sto per urlare! Io sarei uno dei 23…come li ha chiamati? Refrattari? Io, che sono qui ad ascoltare in silenzio, con educazione, queste sciocchezze sulla Sostenibilità? Ma cos’è, in fondo, la Sostenibilità? Secondo me non lo sa nemmeno la relatrice! Sembra tanto preparata, tanto brava ma se le facessi la domanda a bruciapelo, non saprebbe nemmeno rispondermi!
Mi sono deciso: gliela faccio la domanda!
Sto per alzare la mano, ma gli ultimi due grafici mi congelano l’arto.
Sono più sostenibili le donne e i giovani!
Lo sapevo che avevo sbagliato giorno! Ero venuto a iscrivere mio figlio qui in Bocconi e non mi ero accorto che stavano facendo questa pagliacciata del CSR. Come si chiama? CSR, il Salone sulla sostenibilità.
Gliel’avevo detto a mia moglie che questo è un ambiente di ricchi snobboni. Quando la biondina ha scorso l’ultima slide con i redditi dei più virtuosi, i Coinvolti a 360 gradi, che è il reddito più alto, ho capito che qui ne dicono di stupidaggini.

Me ne vado. E se tornassi a casa a piedi? E se proprio mi gira passo anche a comprare i sacchetti dell’umido…
Per gentile concessione di Astarea s.r.l. www.astarea.it